Lettera di Giovanni Falcone del 11/2/83


La lettera inviata da Giovanni Falcone l'11/02/83 a la signora Gheraldina Piazza, nipote del giudice Terranova, in risposta a una lettera inviatagli all'indomani dell'omicidio del prefetto Dalla Chiesa.
La lettere è stata pubblicata da "la Repubblica".

Trascrizione


Palermo 11.2.1983


Gentilissima signora,

La prego di scusarmi se rispondo con ritardo alla sua graditissima lettera, inviatami all’indomani dell’omicidio del prefetto Dalla Chiesa.

Le sue parole mi hanno realmente commosso e Le sono grato per le espressioni di stima e di considerazione, certamente superiori ai miei meriti.

Adesso, dopo qualche mese dal barbaro eccidio, è forse lecito sperare che qualcosa stia lentamente cambiando e che la società cominci a comprendere l’estrema gravità del fenomeno mafioso e ciò costituisce presupposto indispensabile per sconfiggere la mafia.

Naturalmente, non ci si deve illudere: la lotta sarà lunga e difficile ed è probabile che sarà versato il sangue di altri servitori dello Stato, colpevoli solo di avere compiuto il proprio dovere in un momento in cui non tutti si comportano allo stesso modo.

In questa difficilissima situazione le espressioni di solidarietà e di adesione che lei ha sentito di rivolgermi, non soltanto costituiscono un conforto ed uno stimolo, ma costituiscono la migliore conferma dell’esigenza di una forte zona della società che respinge con sdegno qualsiasi tipo di convivenza con la mafia, autentica vergogna nazionale.

Con viva cordialità

Giovanni Falcone


Alto contrasto

L'ultima lettera di Giovanni Falcone

Originale