RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Il corteo no global a rischio infiltrati

Genova, 13 Novembre 2007

Il corteo no global a rischio infiltrati
Sabato a Genova è previsto l'arrivo di trentamila persone

Il mix è esplosivo, e quella di sabato prossimo si preannuncia per il capoluogo ligure come una giornata ad alta tensione. Sono previsti trentamila no global che sfileranno per le vie del centro per manifestare il proprio dissenso per la dura richiesta di condanna a carico dei 25 no global, accusati di saccheggio e devastazione durante il G8 del 2001. C'è il concreto pericolo di scontri tra polizia e manifestanti, tra i quali potrebbero infiltrarsi violenti e ultras, con la voglia di "far pagare cara" la morte del tifoso laziale. Gabriele Sandri, 26 anni, ucciso da un proiettile esploso da un poliziotto ad Arezzo, domenica scorsa.
Gli ingredienti per una situazione ad alto rischio ci sono tutti. Il blocco del campionato, decisione sofferta ma inevitabile; la morte appena citata, accidentale ma tutta da chiarire, in una dinamica che ancora non convince. Lo scenario, Genova. La città sulla quale ancora aleggiano i fantasmi del G8 del luglio di sei anni fa. Evento funestato dalla morte del manifestante Carlo Giuliani. Ucciso da un proiettile partito dalla pistola di un carabiniere.
Di ieri pomeriggio gli appelli alla calma, a manifestare pacificamente. 
Forte quello del prefetto di Genova, Giuseppe Romano. Che dal comitato per l'ordine e la sicurezza ha espresso più di una preoccupazione, ma ha anche cercato di non creare allarmismi. «Sarà una manifestazione pacifica, occasione per manifestare liberamente il proprio pensiero - dice il rappresentante del Governo - Potremmo iniziare proprio da qui a far decantare i veleni che ancora esistono sulla questione del G8». Quanto al numero di uomini previsti per garantire l'ordine pubblico e sugli eventuali rinforzi che verranno richiesti dalle città vicine, Romano non si sbilancia. «Gli uomini saranno in numero sufficiente a gestire questo evento e a evitare che schegge impazzite possano deviare dal percorso stabilito e commettere atti di vandalismo».
Intanto il sindaco Marta Vincenzi invita tutti a manifestare pacificamente, i genovesi a lasciare l'auto a casa, i commercianti a tenere aperti i negozi per evitare che sabato Genova si presenti come una città dalle saracinesche chiuse. «Con serenità guardo alla giornata dal 17, per come è stata preparata ma anche per le intenzioni degli organizzatori - spiega Vincenzi - non vedo la necessità di lanciare allarmi di particolare tensione. Lancio a tutti, manifestanti e istituzioni, un forte richiamo alla responsabilità». All'evento, che si articolerà per le vie del centro cittadino, parteciperanno peraltro anche quattro assessori del Comune di Genova. Il primo cittadino preferisce invece non prendere parte alla manifestazione di strada visto il ruolo istituzionale che ricopre.
Di ieri le reazioni del mondo politico genovese. Il senatore di Alleanza Nazionale Giorgio Bornacin e il capogruppo regionale dello stesso schieramento Gianni Plinio hanno chiesto di rivalutare l'autorizzazione al corteo, alla luce della crescente tensione innescata dalla morte di Sandri. Tra gli organizzatori c'è ottimismo sul fatto che nemmeno questa tragedia possa stravolgere lo spirito della manifestazione. «Nel corso del G8 il clima era differente - dice Domenico Chionetti, collaboratore della Comunità di San Benedetto al Porto, la realtà genovese che ha curato la regia della manifestazione - c'era una zona rossa, c'erano i capi di Stato. Oggi tutti sono ben coscienti del fatto che qualsiasi atto contrario allo spirito della manifestazione si riverserà contro i 25 a processo». Sul sito internet della comunità compare anche una lista di delegati e funzionari della Cgil che hanno deciso, in contrasto con le direttive del sindacato, di partecipare al corteo. Sempre sul web circolava ieri la voce che i collettivi di tifosi e ultras starebbero preparando, per lo stesso giorno ma a Milano, un altro corteo.
Il 17 i manifestanti si riuniranno alle 15 in zona stazione marittima, e inizieranno a sfilare attraverso il centro a partire dalle 16. Senza però toccare i luoghi simbolo del G8 del 2001 e soprattutto piazza Alimonda, teatro della morte di Carlo Giuliani. Alle 20,30 circa inizierà in piazza De Ferrari - tradizionale luogo di incontro per i grandi eventi di strada e politica - l'happening musicale. Tra gli artisti spiccano Roy Paci, Assalti Frontali e Bisca e Zulu (ex 99 Posse). Il discorso finale sarà tenuto da don Andrea Gallo. Oggi verrà presentato ufficialmente il convegno organizzato in una chiesa sconsacrata del centro storico genovese per il mattino del 17 novembre.

daniele grillo
simone schiaffino