RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - L´avvocato Menzione: è un processo politico

Genova, 7 novembre 2007

L´avvocato Menzione: è un processo politico
"La mia arringa dedicata a Carlo Giuliani"

«Dedico la mia arringa a Carlo Giuliani. La sua morte non ha meritato neanche un processo». L´avvocato Ezio Menzione, difensore di Paolo Dammicco, uno dei venticinque imputati accusati di devastazione, saccheggio e danneggiamento, durante la sua articolata arringa ha aggiunto che questo «è un processo politico perché si indaga anche sulle decisioni da parte delle autorità politiche sull´ordine pubblico. Non si può parlare solo del comportamento dei dimostranti». Il legale, che con gli altri colleghi della difesa si prepara a chiedere la derubricazione delle accuse (i pm hanno chiesto 225 anni di carcere) ha criticato lo Stato che, come parte civile, ha chiesto i danni morali e materiali agli imputati.
«Dovrebbe essere lo Stato a risarcire Genova e il Paese i danni per come fu gestito l´ordine pubblico». Poi ha confutato la tesi dell´accusa sul turbamento all´ordine pubblico provocato dalle manifestazioni dei no-global e il dolo attribuito agli imputati. Ha stigmatizzato, anche con l´ausilio di filmati, il comportamento tenuto il 20 luglio dalle forze dell´ordine in piazza Paolo da Novi, quando non sono intervenute a sedare i primi disordini e in via Tolemaide, quando hanno caricato il corteo autorizzato delle Tute Bianche. «L´ordine pubblico non è necessariamente messo in crisi dalle manifestazioni di piazza, altrimenti bisognerebbe arrendersi al puro "status quo", senza poter protestare. Ben vengano le manifestazioni di dissenso, anche se portano degli strappi alla legalità, se servono a raggiungere l´equilibrio di diritti contrapposti». In merito al dolo, "non si può presumere perché si dà come presupposto quello che si deve dimostrare, cioè se siamo o non siamo di fronte ad una consapevole minaccia da parte dei dimostranti alla sicurezza generale di tutti di cittadini». Il legale si è poi chiesto se il comportamento tenuto il 20 luglio in piazza delle forze dell´ordine sia stato un errore di valutazione oppure la volontà di lasciar fare. Secondo il legale «hanno giocato un ruolo significativo anche le infiltrazioni di poliziotti nel Blocco nero». A margine del processo, è intervenuto anche Giuliano Giuliani, il padre di Carlo. «Mi auguro che sia una grande manifestazione finalizzata a chiedere la verità e che il Parlamento istituisca la commissione parlamentare d´inchiesta per contribuire alla verifica degli illeciti compiuti dalle forze dell´ordine e dalla catena di comando. In merito poi alla richiesta dei pm ha commentato: «È difficile pensare che non ci sia una persona seria che non consideri esagerate questa richiesta di condanna e l´ipotesi di reato, contestata anche come concorso psicologico».