RASSEGNA STAMPA

IL MANIFESTO - Il prefetto perfetto

Roma, 30 marzo 2008

Alessandro Dal Lago

Chi ha ordinato l'irruzione e la mattanza nella scuola Diaz? Si è trattato solo di un concorso di circostanze, oppure di una scelta deliberata, di un ennesimo complottino istituzionale? Non lo sapremo mai. Ma anche i sassi sanno che i vertici di una polizia bipartisan, nominati dai governi di centro-sinistra prima del 2001, vi erano coinvolti. Così, che di De Gennaro, il capo della polizia di tutte le stagioni, sia stato chiesto il rinvio a giudizio per aver cercato di inquinare il processo sulla Diaz, per alleggerire le responsabilità dei suoi uomini e quindi delle sue, non dovrebbe sorprendere proprio nessuno.
Ma la sostanza politica di tutta la faccenda è molto più seria e si potrebbe esprimere così: quando c'è in gioco la polizia (in senso lato) non c'è centrodestra o centrosinistra che tenga. La ragion di stato al primo posto. Prendiamo il mitico De Gennaro. Poliziotto anti-mafia amatissimo dagli americani, già vice-capo della Dia e vice-capo della polizia, è nominato capo nel maggio del 2000 dal governo Amato, il quale gli fa prontamente avere un'altissima onorificenza, nominandolo Cavaliere di Gran Croce. Arrivano Berlusconi e il G8. De Gennaro resta felicemente al suo posto e i suoi uomini, chi più chi meno coinvolti in mattanze, depistagli, violenze gratuite e così via sono tutti promossi. Ritorna Prodi. Nel maggio 2007, De Gennaro viene indiziato per manipolazione di testimoni e rimosso dall'incarico. Dopo poco tempo, Amato, sempre lui, lo nomina capo di gabinetto al Viminale, come per assumersi la piena copertura politica del suo amato prefetto. Il resto lo sappiamo. Confidando sulle sue indiscutibili capacità, Prodi lo nomina commissario straordinario alla spazzatura.
Mentre l'Italia pullula di prefetti, questori e vice questori coinvolti nella Diaz, le inchieste rivelano che a Bolzaneto è stata praticata la tortura, né più né meno. Nel frattempo la commissione d'inchiesta è stata archiviata. Quanto ad Amato, un uomo notoriamente intelligentissimo, vi ricorderete le sue recenti e stupefacenti dichiarazioni: se la faccenda delle torture è stata rimossa, la colpa non è magari di un uomo come lui, che abita dalle parti del potere da tempi immemorabili, o di chi ha coperto, a destra o sinistra, i poliziotti complottardi. No, è di quelli che se la prendono con Guantanamo, cioè, immaginiamo, di Amnesty International e di questo stesso giornale, insomma nostra!
Il succo di questa bella vicenda è in sostanza che nessun alto funzionario pagherà realmente per la Diaz e Bolzaneto, che De Gennaro magari finirà all'Onu e che Amato forse concorrerà alla Presidenza della repubblica. Inoltre, sta ritornando Berlusconi. E se invece finisse in pareggio o vincesse Walter? Nessun problema. C'è il prefetto Serra in attesa, l'uomo già di Forza Italia che ha giustificato il pestaggio degli inglesi all'Olimpico e che si appresta a difendere i nostri diritti nelle fila del Pd. A ogni governo di centrosinistra il prefetto che si merita.