RASSEGNA STAMPA

IL MANIFESTO - Ma alla politica il G8 non interessa

Roma, 5 luglio 2008

REAZIONI
Pochi commenti, e di routine. In attesa di una sentenza che fa paura
Ma alla politica il G8 non interessa

Sul «massacro» della Diaz, denunciato ieri dal pm Francesco Cardona Albini, la politica non sembra interessarsi più di tanto. Poche le prese di posizione, ancora meno i commenti alla requisitoria del pubblico ministero. Una voce fuori dal coro (silenzioso) è quella del Verde Paolo Cento secondo cui le parole del magistrato confermano «fatti di rilevanza penale gravissima e, soprattutto, descrive una pagina vergognosa per la nostra Repubblica». «Proprio mentre il processo si avvia alla conclusione - ha aggiunto l'ex sottosegretario al ministero dell'Economia - lascia esterrefatti il tentativo del governo Berlusconi di far calare il silenzio e l'impunità sui responsabili di quello che fu un vero e proprio massacro: la norma blocca processi, se approvata, avrà l'effetto di bloccare la decisione del Tribunale di Genova sui fatti accaduti alla Diaz e di rendere ancora più vicina la possibile prescrizione».
Per una volta sulla stessa lunghezza d'onda con la Sinistra arcobaleno è il Pd. «La requisitoria ci ricorda che sui fatti del G8 di Genova vi è l'urgenza di arrivare rapidamente ad accertare le responsabilità di coloro che parteciparono o rivestirono un ruolo nell'irruzione nella scuola Diaz», ha commentato l'onorevole Giovanna Melandri. «All'accertamento della verità giudiziaria che spetta alla magistratura - ha aggiunto l'ex ministro - affinché venga resa giustizia, deve corrispondere, inoltre, da parte delle forze politiche un faticoso lavoro per cucire gli strappi nel tessuto civile che quegli eventi hanno provocato, per fare in modo che non si ripeta mai più quanto accaduto all'interno della scuola». E il suo collega di partito Ermete Realacci aggiunge: «È una ferita che si può sanare solo con il pieno accertamento della verità, sia nelle aule giudiziarie, sia in altre sedi».