RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Processo Diaz, per la sentenza palazzo blindato e "zone rosse"

Genova, 11 novembre 2008

Processo Diaz, per la sentenza palazzo blindato e "zone rosse"

UN'AULA divisa con aree transenne per creare zone dedicate al pubblico, ai media, ai cameramen e ai fotografi e, fuori dal tribunale, un sistema di sorveglianza e controllo ancora allo studio della questura ma "discreto". La città si prepara ad affrontare ancora una prova, quella che ci sarà dopodomani con la lettura della sentenza per i 29 poliziotti accusati delle violenze nella scuola Diaz durante il G8 del 2001. Un processo che è andato avanti tra colpi di scena, nuove accuse (all'origine di almeno due nuovi filoni di indagine per la presunta falsa testimonianza dell'ex questore di Genova e per la sparizione delle molotov) e schermaglie tra avvocati e pubblica accusa. L' aula bunker del tribunale, dove giovedì si aprirà l'ultima udienza, avrà un aspetto diverso rispetto a quello che l'ha caratterizzata per tutto il processo: verranno create tre zone specifiche che in qualche modo salvaguarderanno le aree dove si trovano pm, parti civili e difensori. All'esterno non è stato reso noto se verrà creata una "zona cuscinetto": in previsione dell'arrivo di molte parti lese, la questura sta vagliando un sistema di sorveglianza che sarà, dicono, «soprattutto discreto». I tempi non si preannunciano brevi: l' udienza si apre con le ultime due repliche poi il collegio presieduto da Gabrio Barone si ritirerà in camera di consiglio. La sentenza potrebbe arrivare nella tarda serata. E per quel giorno sono previsti arrivi dimolti dei ragazzi feriti alla Diaz, anche da Spagna e Germania.