RASSEGNA STAMPA

IL GAZZETTINO - Lanciò una molotov al G8 di Genova, manifestante veneto accusato dopo 8 anni

Venezia, 24 settembre 2009

Lanciò una molotov al G8 di Genova, manifestante veneto accusato dopo 8 anni

A otto anni dagli scontri del G8 di Genova, un pubblico ministero ha contestato in un processo ad un manifestante accusato di resistenza a pubblico ufficiale l'aggravante di aver agito con più di cinque persone, rimaste non identificate. Finora nessuno ci aveva pensato. Il manifestante è Matteo Bianchini, veneto di 27 anni.
Il fatto è accaduto oggi in un'aula del tribunale di Genova. Durante la sua deposizione come teste, un poliziotto ha ricordato che durante il G8 del 2001, alle manifestazioni avevano partecipato centinaia di persone.
E così il pm Federico Panichi ha chiesto la sospensione del processo e una nuova formulazione del capo d'imputazione a carico di Bianchini, accusato di resistenza a pubblico ufficiale per avere preparato, incendiato e lanciato una bottiglia molotov contro i poliziotti del reparto Mobile durante le manifestazioni.
Al reato di resistenza a pubblico ufficiale, dunque, si deve aggiungere l'aggravante di avere commesso il fatto con più di cinque persone, rimaste non identificate. Tale circostanza, fino a oggi mai contestata da nessuno, comporterebbe per Bianchini, difeso dall'avvocato Fabio Taddei, un aumento della pena, che andrebbe dai tre ai 12 anni di reclusione. L'udienza è stata sospesa e rinviata all'11 febbraio 2010.