RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - G8, la condanna dell'Europa

Genova, 26 agosto 2009

Placanica, la corte Ue riconosce la legittima difesa. Ma lo Stato italiano è ritenuto negligente per le indagini
G8, la condanna dell´Europa
"Cremato troppo presto il corpo di Carlo Giuliani"

Quando il 20 luglio 2001 Mario Placanica esplose il colpo che uccise Carlo Giuliani, lo fece per legittima difesa. Ma «le autorità italiane non hanno condotto un´inchiesta adeguata sulle circostanze della morte del giovane manifestante». E´ quanto scrive nella sua sentenza la Corte europea di Strasburgo, chiamata a pronunciarsi su un ricorso contro lo Stato italiano presentato dai genitori e dalla sorella di Giuliani.

"Cremazione troppo frettolosa per Carlo Giuliani"
L´accusa della Corte europea: "Autopsia superficiale per una morte con troppi dubbi"
Le motivazioni di Strasburgo: "Grave non ci sia stata una inchiesta governativa"

MARCO PREVE

Se per Mario Placanica coincide con «la fine di un incubo», la sentenza della Corte europea dei diritti dell´uomo chiamata a pronunciarsi sul ricorso dei familiari di Carlo Giuliani, rischia di diventare una questione piuttosto imbarazzante per lo Stato italiano. I giudici di Strasburgo, nella parte in cui riconoscono che Placanica uccise Giuliani per legittima difesa, scrivono: «La Corte, deplorando l´assenza di un´inchiesta nazionale sulla questione, è nell´impossibilità di stabilire l´esistenza di una correlazione diretta e immediata tra le negligenze che hanno potuto riguardare la preparazione o la condotta delle operazioni di gestione dell´ordine pubblico e la morte di Carlo Giuliani».
La scelta dei termini è importante, e i giudici non si sentono di escludere questa eventualità. Anzi, sulla questione tornano per sottolineare di aver riscontrato «una stretta correlazione tra il colpo mortale e la situazione in cui Placanica si è ritrovato. L´inchiesta è stata inadeguata nella misura in cui non ha cercato le persone responsabili di questa situazione».
Un altro aspetto stigmatizzato riguarda la cremazione del cadavere. «La Corte - recita la sentenza - trova molto spiacevole che la procura abbia autorizzato la cremazione il 23 luglio ben prima di conoscere i risultati dell´autopsia...tanto più che la stessa procura ha giudicato superficiale il rapporto autoptico». E rincara la dose quando definisce «spiacevole che l´intervallo di tre sole ore concesso ai familiari di Giuliani tra la notifica dell´autopsia e l´esame stesso, abbia loro verosimilmente impedito di incaricare un proprio consulente».
In un altro passaggio la Corte si pone la domanda per la quale molti in questi anni avrebbero voluto una risposta da un´indagine giudiziaria o parlamentare: «C´è da chiedersi se Placanica, che ha agito in uno stato psicologico particolare, di grande stress e panico, avrebbe preso questa iniziativa se avesse beneficiato di una formazione e di una esperienza appropriate; se un miglior coordinamento tra le forze dell´ordine presenti sul posto avesse permesso di contrastare l´assalto alla jeep senza fare vittime e se la stessa jeep non fosse stata lasciata senza protezioni in mezzo ai disordini...La risposta a tali domande non arriva né dall´inchiesta né da altri elementi del dossier».