RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - G8, Giuliani ucciso per legittima difesa

Genova, 26 agosto 2009

G8, Giuliani ucciso per legittima difesa

Quando il pomeriggio del 20 luglio 2001 il carabiniere Mario Placanica esplose il colpo che uccise Carlo Giuliani, lo fece per legittima difesa. Ma ciononostante: «Le autorità italiane non hanno condotto un' inchiesta adeguata sulle circostanze della morte del giovane manifestante». Non solo. L' Italia avrebbe dovuto condurre un' inchiesta per identificare «le eventuali mancanze nella pianificazione e gestione delle operazioni di ordine pubblico». È la sentenza della Corte europea dei diritti dell' uomo di Strasburgo. I sette giudici erano chiamati a pronunciarsi sul ricorso contro lo Stato italiano presentato dai genitori e dalla sorella di Giuliani nel 2002, riguardante la presunta violazione di cinque diritti fondamentali sanciti dalla carta europea. Dice l' ex carabiniere Placanica: «È finito un incubo. Per come ho vissuto è stato peggio di essere in carcere». La Corte ha riconosciuto la violazione di uno, quello più importante, l' articolo 2, il diritto alla vita, ma non nella parte "materiale", bensì in quella procedurale. Su questo punto la Corte siè spaccata visto che quattro giudici hanno votato per la condanna dell' Italia e tre contro (tra questi anche l' italiano Vladimiro Zagrebelsky). Il voto ha portato ad un risarcimento nei confronti della famiglia di Carlo Giuliani: 15 mila euro ad ognuno dei genitori e 10 mila alla sorella. «I soldi andranno al comitato che porta il nome di nostro figlio» ha spiegato il padre di Carlo, Giuliano. La sentenza nella prima parte fa sue le motivazioni del gip genovese Elena D' aloiso riconoscendo la legittima difesa a Placanica. Poi, quando passa ad esaminare l' inchiesta della procura arrivano le contestazioni. La Corte si chiede perché Placanica, nonostante fosse in preda ad un «forte stress e al panico... sia stato lasciato in possesso di una pistola carica». I giudici riscontrano infatti «una stretta correlazione tra il colpo mortale e la situazione in cui Placanica si è ritrovato. L' inchiesta è stata inadeguata nella misura in cui non ha cercato le persone responsabili di questa situazione. L' inchiesta a livello nazionale si è limitata alla posizione di Placanica e dell' altro carabiniere... le indagini devono essere approfondite, imparziali e rigorose». Un altro aspetto criticato è anche la frettolosa cremazione del cadavere autorizzata dalla procura. «Per noi è una vittoria - dice Giuliano Giuliani - abbiamo sempre chiesto che venissero perseguiti i livelli gerarchici: dai capitani, ai generali per arrivare all' allora ministro Fini». «Quello che scrive la Corte europea è una conferma della reale dinamica dei fatti» commenta invece Maurizio Gasparri (Pdl). «La sentenza ha aspetti contraddittori, serve più che mai la commissione d' inchiesta» ha affermato Giovanni Russo Spena, del PrcSe. «È pilatesca», dice l' europarlamentare del Prc Vittorio Agnoletto.

MARCO PREVE