RASSEGNA STAMPA

LIBERAZIONE - Assemblea "Verso Genova 2011", decennale del G8

Genova, 10 ottobre 2010

Assemblea "Verso Genova 2011", decennale del G8
Guerra e crisi, la chiamata del movimento

Francesco Ruggeri

«Nessun mezzo di informazione ci ha detto, né ci dirà mai, quanti sono i morti afgani. La nostra pietà va a tutti i morti di questo conflitto, indipendentemente dalla loro nazionalità. Per questo non ci uniamo al coro ipocrita di chi ha mandato i soldati italiani ad uccidere ed essere uccisi; ma ribadiamo la nostra intransigente richiesta di ripristino della legalità costituzionale e di ritiro dei soldati italiani dall'Afghanistan».
Ricominciano da dov'era iniziato tutto. Ricominciano da Genova. Ancora contro la guerra, senza se e senza ma. Da quando a Kabul infuria la guerra, qui a Genova, ogni mercoledì, senza eccezione alcuna, un gruppo di pacifisti testimonia in silenzio sotto Palazzo Ducale l'orrore per un Paese che ha ripudiato la sua Costituzione. E dieci anni dopo quel tragico G8 il Ducale sarà loro. La notizia dei quattro soldati italiani uccisi in Afghanistan piomba sull'"assemblea verso Genova 2011", primo incontro nazionale preparatorio del decennale del luglio 2001, e conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, le ragioni delle Cassandre, dei movimenti no global che invasero pacificamente questa città e furono assaliti dalla violenza disumana della repressione perché erano l'antidoto al neoliberismo, perché ne denunciavano la crisi imminente e avevano saputo intravederne le logiche di guerra permanente. Nessuno, però, immagini un incontro di reduci. Piuttosto si pensi a un laboratorio accogliente che è stato appena inaugurato, che ha un sito provvisorio (www.genova2001.org), che ha una serie di progetti come la grande mostra che sarà ospitata a Palazzo Ducale sequestrato dieci anni prima per la sanguinosa kermesse degli Otto grandi, che è in cerca di relazioni locali e internazionali e che ha in serbo modalità comunicative finora scarsamente esplorate. A duecento chilometri da qui, in quelle stesse settimane si terrà il G8 di Nizza, poco dopo, sempre in Francia, ci sarà il G20. Intanto lo "spirito di Genova" ha continuato ad aggirarsi nelle vertenze per i beni comuni, nella battaglia per l'acqua, nelle resistenze territoriali. E se la Fiom ha scelto un linguaggio - "Il lavoro è un bene comune" - che risente delle sue frequentazioni genovesi è perché il tempo delle connessioni potrebbe essere più vicino che in altri momenti. Naturalmente la strada di Genova 2011 passerà sabato prossimo per Roma.
Di tutto ciò s'è parlato ieri a Genova senza nascondersi che nulla è come allora se non che «loro sono la crisi e noi la speranza», che poi sarà il titolo del percorso di avvicinamento a questo decennale con l'ambizioso proposito di riprendere un'elaborazione culturale collettiva che serva come antidoto alle "narrazioni" populiste, uno che racconta e gli altri che battono le mani o ondeggiano l'accendino. Gli assi tematici individuati (globalizzazione, lavoro, diritti, beni comuni, guerra e pace) saranno sviscerati attraverso punti di vista trasversali (la visione di genere e quella ambientalista) e su questa griglia saranno cuciti gli eventi che scandiranno i week end dall'inaugurazione della grande mostra (per cui il gruppo del Progetto Comunicazione ha scelto l'emblematico titolo di Cassandra) fino ai giorni dell'anniversario. Il dibattito è servito ad arricchire la griglia e a porsi alcune domande: se sia meglio concentrare o diluire gli eventi, se costruire un ambiente "stile forum", se sia ripetibile la rete di organizzazioni nazionali che preparò il Gsf o se serva un altro tipo di intreccio, se sia il caso di ragionare sulle forme di lotta, se questo percorso possa parlare alla sinistra in crisi, se potrebbe essere utile a ricostruire un blocco sociale alternativo, e che cosa potrebbe innescare su questa relazione l'imminenza della scadenza elettorale. Le risposte, in gran parte, sono ancora da scrivere.
La "chiamata" potrebbe partire dal prossimo world social forum di Dakar dove si giungerà dopo i passaggi di Teano e di Cancun. A Teano le reti dell'altra economia immagineranno un nuovo patto tra gli italiani e una nuova unità dal 22 al 26 ottobre. A Cancun, dal 29 novembre al 10 dicembre, ci sarà la conferenza mondiale sul clima. Dopo si tornerà a indicare la strada per Genova con chi c'era ieri (i comitati e le reti cittadine, l'Arci, A Sud, Rifondazione, Sinistra critica, Marea, Flare, le reti del commercio equosolidale, i giuristi democratici, Haidi e Giuliano Giuliani, Vittorio Agnoletto, Raffaella Bolini, Marco Veruggio della direzione nazionale Prc, ecc…) e con chi ancora non c'è.