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Genova: 15 miliardi per dimenticare

Alessia Lautone (Adnkronos)
riprese video di: Francesco Frascella

(da Cinema Indipendente di Milano)
L'esperienza del G8 dalla prima manifestazione pacifica ai terribili scontri, a cui tutto il mondo ha assistito. Tre giorni raccontati sul filo di un'emozione, vissuta tra il sentimento personale e il dovere professionale.

NOTE DELL'AUTORE
Sono partita, come tanti altri giornalisti. Perché la direzione aveva deciso così. Tanto rumore per nulla, pensavo.
Arrivata, dopo un viaggio estenuante, le misure di sicurezza mi sono apparse eccessive. Ho sorriso quando ho visto una signora che non riusciva a passare il varco, perché aveva comprato una scatoletta di tonno. Mi sono spazientita quando mi hanno fatto aprire tutti i bagagli per controllarne il contenuto. Tanto rumore per nulla, mi ripetevo.
Il primo giorno, mi sono divertita alla manifestazione pacifica.
Il giorno dopo, quando hanno aperto il varco ed è spuntata la ragazza ho sorriso. Era un'immagine così innocente... tanto rumore per nulla. Poi il telefono. La notizia della morte del ragazzo a Piazza Alimonda. L'immagine di questo giovane per terra.
Tutto il resto, la guerriglia del giorno dopo, la perquisizione nella Scuola Diaz. C'ero. Ci sono stata. L'ho seguita per dovere professionale. Ma del G8 mi resta dentro l'immagine di questo giovane uomo che ha perso la vita. E una domanda alla quale non so dare risposta : "perché?".