#CABLE 08NAPLES96 – LA CALABRIA PUO’ ESSERE SALVATA? Postato da wikileaksit il 04-03-2012 alle ore 14:25:13 4tweetsRetweet REF: A. NAPLES 36, B. NAPLES 37, C. NAPLES 38, D. NAPLES 73 NAPLES 00000096 001.2 di 004 CLASSIFICATO DA : J. Patrick Truhn, Console Generale. MOTIVO : 1.4 (b), (d) 1. (SBU) Sommario: Se non fosse parte dell’Italia, la Calabria sarebbe uno stato fallito. Il sindacato del crimine organizzato ‘Ndangheta controlla vaste parti del suo territorio e della sua economia e rappresenta almeno il tre per cento del PIL italiano (probabilmente di più) attraverso il traffico di droga, le estorsioni e l’usura. L’imposizione del rispetto della legge è ostacolata gravemente dalla carenza sia di riferimenti [‘sources’, fonti, nell’originale – n.d.t.] sia di risorse. I calabresi hanno la reputazione di essere un popolo chiuso, difficile e i loro politici sono diffusamente considerati inefficienti. La maggior parte dell’industria regionale è crollata più di un decennio fa, lasciando rovine economiche ed ambientali. La regione è all’ultimo posto in quasi ogni categoria delle graduatorie economiche nazionali. La maggior parte dei politici che abbiamo incontrato in una recente visita erano fatalisti, dell’opinione che c’era poco che potesse essere fatto per fermare la spirale in discesa dell’economia regionale o lo strangolamento da parte della ‘Ndrangheta. Alcuni altri hanno falsamente dichiarato che il crimine organizzato non è più un problema. Quasi tutti gli interlocutori hanno lamentato il fatto che la regione manca di una società civile. In mezzo a morte e distruzione di sono pochi segnali positivi, quasi tutti provenienti dai giovani. Questa estremamente problematica regione italiana continuerà a essere a essere un fardello per il paese fino a quando il governo nazionale non dedicherà l’attenzione e le risorse necessarie alla risoluzione di questo spinoso problema. Fine del sommario. 2. (U) La Calabria, piede e punta dello scarpone italiano, è assediata da problemi apparentemente ingestibili. Durante una visita dal 17 al 20 novembre in tutte le cinque province, virtualmente ogni interlocutore ha dipinto un’immagine di una regione dal governo debole e corrotto, strangolata dalla presa ferrea del più grande e più potente sindacato del crimine organizzato dell’Europa Occidentale, la ‘Ndrangheta. L’economia formale è nel caos, con un PIL procapite di solo la metà di quello delle regioni settentrionali e una percentuale ufficiale di disoccupazione superiore al venti per cento. Nessuno crede che il governo centrale abbia molto controllo, se mai ne ha, sulla Calabria e i politici locali sono uniformemente considerati inefficienti e/o corrotti. Se la Calabria non fosse parte dell’Italia, sarebbe uno stato fallito. Catanzaro: “Siamo abituati al crimine organizzato” – 3. (C) Abbiamo trascorso la prima notte nella desolata e caotica capitale regionale di Catanzaro dove, dopo aver declinato ripetutamente nel corso di un anno le nostre richieste di un appuntamento, il Presidente Regionale, Agazio Loiero, ci ha finalmente ricevuti. Loiero si è lamentato dell’immagine negativa della regione e ha affermato che il crimine organizzato, mercati relativamente inaccessibili e scarse infrastrutture si combinano nello scoraggiare gli investimenti nella regione. L’alto rischio percepito nell’investire in Calabria si è anche tradotto in tassi di interesse più elevati per gli imprenditori. Comunque Loiero non è stato in grado di offrire una qualsiasi soluzione alle difficoltà della regione, se non un’idea di rendere disponibili finanziamenti a basso tasso di interesse alle piccole e medie imprese attraverso fondi strutturali dell’Unione Europea. Quando il Console Generale ha chiesto come Loiero pensasse di utilizzare i quasi 14 milioni di euro che l’Unione Europea ha stanziato per la Calabria, il Presidente ha dato una risposta vaga e ha cambiato argomento. Quando il Console Generale ha chiesto se la Sicilia, dove le associazioni dei cittadini e degli industriali si sono unite alle forze dell’ordine nell’opporsi attivamente al crimine organizzato, potesse servire da modello per la Calabria, Loiero ha risposto: “La vera isola siamo noi.” 4. (C) Abbiamo ricevuto una valutazione anche più pessimistica dal procuratore capo di Catanzaro, Antonio Lombardo. Lombardo ha fatto eco a quanto avevamo sentito da altri procuratori a proposito delle difficoltà di combattere la ‘Ndrangheta: la sua struttura a base familiare e la mancanza di informatori rende quasi impossibile penetrarla. Ha amaramente lamentato la mancanza di fondi e di personale in una provincia in cui il crimine organizzato sembra controllare quasi ogni aspetto della società. Solo dodici delle diciotto posizioni di procuratore sono attualmente coperte e ci sono solo cinque procuratori antimafia; Lombardo ha lamentato il fatto che alcuni magistrati chiedono l’assegnazione in Calabria ma che le autorità giudiziarie centrali non considerano coprire le posizioni vacanti una priorità. Ha aggiunto che il suo ufficio non ha neppure le risorse per un efficace programma di intercettazioni. Il crimine organizzato non viene considerato un’emergenza in Italia, ha osservato Lombardo: “E’ un fattore stabile nel nostro paese. Siamo abituato a perdere una parte del nostro PIL a favore del crimine organizzato e lo mettiamo in conto nella programmazione economica.” In Calabria è quasi impossibili evitare il pagamento di estorsioni o di collaborare con la ‘Ndrangheta, ha continuato; “La gente è vittima e complice al tempo stesso.” Pur non negando l’importanza delle forze dell’ordine, Lombardo ha detto che in un ambiente ideale esse dovrebbero avere un ruolo marginale. “Noi non siamo il sostituto di una società pulita e civile e di un’economia ben gestita.” Vibo Valentia: una “società indifferente” ——————————————— – NAPOLI 00000096 002.2 DI 004 5. (C) Il prefetto della Provincia di Vibo Valentia, Ennio Sodano, ha praticamente cancellato la Calabria. Dal suo punto di vista “l’intera società della Calabria è coinvolta” nel perpetuare una situazione ingestibile. “Gli imprenditori pagano le estorsioni ma non protestano. Non pagano le tasse” ha detto. “E’ un problema culturale, questa società indifferente.” Sodano è stato molto critico riguardo alla carenza di un’ottica di impiego dei fondi strutturali UE. Non ha fatto mistero del suo desiderio di trasferirsi fuori dalla Calabria alla prima opportunità che gli si presenti. 6.(C) Il sindaco di Vibo Valentia apparentemente sperava che il nostro incontro non producesse altro che un servizio fotografico. Lui e la sua consorteria si sono chiaramente trovati a disagio quando il Console Generale ha chiesto come la città stesse affrontando il problema del crimine organizzato e hanno cercato di continuamente di spostare la conversazione su argomenti più superficiali. Il Presidente della Provincia non è stato molto più comunicativo non avendo mai emesso più che qualche sussurro. 7. (C) Il presidente regionale della ONG ambientale nazionale Legambiente, Nino Morabito, che ci ha incontrato a Vibo, ha espresso l’opinione che la Calabria abbia pochissimi buoni politici e nessuno in posizioni di leadership. Come la Campania, la Calabria ha anche subito lo smaltimento di rifiuti tossici sul suo territorio ma, poiché la popolazione è inferiore, la cosa spesso non è stata notata. Molti dei rifiuti illegali arrivano in Calabria non via terra, bensì per mare. Uno dei problemi che Lagambiente sta seguendo con speciale attenzione sono le quasi onnipresenti costruzioni illegali sulla costa. Nella settimana antecedente la nostra visita, al rappresentante di Legambiente a Vibo Valentia è stata incendiata l’auto, presumibilmente per intimidirlo affinché non denunci le dilaganti violazioni urbanistiche e immobiliari che si verificano nella provincia. E’ riuscito a estinguere l’incendio del veicolo appena prima che l’incendio si estendesse alla sua casa. “Ora ammazzateci tutti” —- 8. (U) La mattina del 19 novembre ci siamo recati nella città di Polistena per incontrarci con trenta membri del gruppo “Ammazzateci Tutti” […] che ha assunto tale nome come sfida alla ‘Ndrangheta dopo l’assassinio mafioso del vicepresidente regionale della Calabria, Francesco Fortugno. I giovani erano venuti da tutta la regione per incontrarci. Dalla sua fondazione ‘Ammazzateci Tutti’ ha tenuto regolari dimostrazioni intese a spingere lo stato italiano ad assumere iniziative contro la ‘Ndrangheta; nel febbraio 2007, una protesta a Reggio Calabria ha portato nelle strade migliaia di persone. Uno degli organizzatori del gruppo, lo studente di legge Aldo Pecora, ha osservato che il crimine organizzato e le società massoniche controllano virtualmente ogni sfaccettatura della società, compresi il sistema politico e quello economico. Ha affermato che la ‘Ndrangheta può essere considerata come il braccio armato di gente potente. Diversamente dalla ‘Cosa Nostra’ siciliana, ha detto, la ‘Ndrangheta ha stretti rapporti con le strutture governative Calabresi. Il gruppo ha formalmente chiesto al Console Generale di “salvare la Calabria”. “Figli di Pitagora” — 9. (U) La nostra tappa successiva è stata Crotone, sulla costa ionica, dove circa 2.500 anni fa Pitagora insegnava matematica in una delle prime università del mondo greco antico. La Crotone di oggi è circondata da rovine economiche e ambientali dopo che tre fabbriche sono state chiuse negli anni ’90, lasciandosi dietro scorie industriali e un tasso di disoccupazione del 24 per cento. Il direttore locale dell’Associazione degli Industriali (Confindustria) ha evidenziato che Crotone ha il reddito procapite più basso di ogni altra provincia italiana. Il sindaco e il presidente del consiglio comunale della città ci hanno detto che la città sta cercando di incrementare il turismo promuovendo l’eredità greca dell’area. “Siamo i figli di Pitagora” ha detto con orgoglio il presidente del consiglio comunale. Ma i dirigenti hanno osservato che un prerequisito è un fondamentale risanamento dei siti industriali; contaminati da milioni di tonnellate di zinco industriale e altre scorie, questi siti sono di fronte a una delle maggiori aree archeologiche. Hanno espresso preoccupazione per l’assegnazione di un contratto per il risanamento, vista la presenza pervasiva del crimine organizzato. All’incontro con il presidente della provincia abbiamo fatto presente la tecnologia innovativa della società californiana AdaptiveArc, che potrebbe essere la soluzione ideale per il risanamento ambientale di Crotone e che ha già ottenuto potenziali contratti per il processo ‘da rifiuti a energia’ a Cosenza e a Vibo Valentia. In serata il Console Generale ha tenuto un discorso al Rotary Club locale, ribadendo che gli Stati Uniti sono un partner impegnato e affidabile in una vasta gamma di sfide, dallo sviluppo economico al contrasto al crimine organizzato, ma nessuno, se non gli stessi calabresi, può creare una società civile nel loro territorio. Ambiente economico NAPOLI 00000096 003.2 DI 004 10. (U) Gli interessi economici americani sono limitati. La General Electric ha un piccolo impianto (produzione di condizionatori e deumidificatori) a Vibo Valentia e il presidente della provincia spera, irrealisticamente, di ottenerne un secondo. L’accorto direttore generale di uno dei migliori alberghi della regione ha passato due anni e speso più di due milioni di euro per ottenere l’autorizzazione per una struttura alberghiera Marriott a cinque stelle sulla costa tirrena, ma ha aspettato per mesi che un ministro di Roma passasse avanti la necessaria documentazione. (L’Ambasciata di Roma sta fornendo assistenza). Gli impianti di gassificazione della AdaptiveArc sono l’unico altro investimento potenziale all’orizzonte. 11. (SBU) Abbiamo avuto un proficuo incontro con i giovani imprenditori della Confindustria a Catanzaro, dove il Console Generale ha illustrato molte delle iniziative della Missione per promuovere l’innovazione e la crescita. Sfortunatamente un incontro atteso con il presidente regionale della Confindustria, Umberto de Rose, è stato cancellato; la terza volta che ha mancato un incontro con il Console Generale. La direttrice locale della Confindustria di Crotone ci ha detto che de Rose non ha preso una posizione forte contro i membri che si sottomettono alle estorsioni (diversamente dalla Sicilia, dove la Confindustria espelle coloro che lo fanno) perché li considera vittime che hanno bisogno di sostegno piuttosto che di espulsioni. Ha aggiunto che i successi delle forze dell’ordine non sono stati così numerosi in Calabria come in Sicilia e perciò gli imprenditori non si sentono così coraggiosi. Un anno fa quando il Console Generale si è incontrato con i membri della Confindustria a Reggio Calabria e ha chiesto se fossero preparati a seguire l’esempio della Sicilia, ha ricevuto una reazione decisamente nervosa. 12. (C) Il turismo rimane una delle speranze della regione, nonostante le strutture inadeguate (l’autostrada Salerno-Reggio Calabria è in costruzione da decenni e i collegamenti ferroviari da e verso ogni località della costa del Tirreno sono spaventosi), il degrado ambientale e il crimine organizzato. Un anno fa il Console Generale suggerì che il Presidente della Provincia di Reggio Calabria parlasse con i tour operator che rappresentavano la fiorente industria usa delle crociere navali, le cui migliaia di clienti facevano regolarmente tappa nei porti siciliani, proprio oltre lo Stretto di Messina, perché mettessero in programma una giornata a Reggio per visitare le pregiate statue di bronzo greche e magari visitare il sito archeologico di Locri. La risposta del Presidente fu: “Cos’è un tour operator?”. Quando dai giovani imprenditori della Confindustria di Catanzaro gli è stato chiesto come attirare turisti USA, il Console Generale ha sottolineato la necessità che la regione si crei un’identità turistica, un marchio che la distingua dalle dozzine di altre possibili destinazioni. Non del tutto senza speranza ———————- 13. (C) Nonostante la miriade di difficoltà che la regione deve affrontare, non tutto è morte e distruzione in Calabria. Durante la nostra tappa del 17 novembre a Cosenza, il Console Generale ha discusso delle elezioni USA con un gruppo di studenti di scienze politiche intelligenti, eloquenti e ben preparati dell’Università della Calabria, uno dei pochi esempi brillanti della regione e dove lo scrivente ha stabilito un rapporto forte (l’università sta anche sviluppando un centro innovativo di trasferimento di tecnologia, del quale il Presidente della Regione Loiero sorprendentemente è sembrato non saper nulla). La nostra tappa finale, il 20 novembre, nella cittadina di San Giovanni in Fiore è stata un inatteso e gradito raggio di speranza. La cittadina è stata la residenza di Gioacchino da Fiore, il teologo medioevale il cui messaggio di speranza il Presidente eletto Obama ha ripetutamente citato durante la recente campagna elettorale, inducendo la cittadina a invitarlo a una visita. Il sindaco, notevolmente ottimista e dinamico, era appena tornato dagli USA dove aveva negoziato un centro di addestramento mediante simulazione con i medici e il personale infermieristico con il Centro Medico dell’Università di Pittsburg (che già gestisce il centro trapianti di grande successo ISMETT a Palermo). La cittadina di 19.000 abitanti ha un piccolo ma attivo centro americano e dove il nostro rappresentante dei cittadini americani è a disposizione sia dei residenti sia dei visitatori e dove la cittadina offre lezioni di Inglese a giovani e anziani. 14. (C) Commento: In tutta la Calabria abbiamo sentito continuamente le stesse lamentele: nella regione comanda la ‘Ndrangheta e ci sono poche speranze. La mancanza di ottimismo ha come conseguenza la fuga di cervelli, con i giovani migliori e più brillanti che emigrano al Nord o in altri paesi in cerca di opportunità. Come è accaduto nella nostra precedente visita in Calabria, siamo stati colpiti dalla mancanza di visione e di energia da parte dei suoi politici (vedi rif. A e D). Se davvero si vogliono risolvere i problemi della Calabria è necessario uno sforzo concertato del governo centrale per reclamare la regione come parte dello stato italiano. Mentre i successi delle forze dell’ordine (che sin qui sono stati modesti) indubbiamente contribuiscono, occorre anche una rivoluzione nel modo in cui gli stessi calabresi considerano il crimine organizzato, la corruzione e soprattutto l’intera società civile. Possiamo essere di aiuto incoraggiando i giovani NAPOLI 00000096 004.2 DI 004 membri di Ammazeteci Tutti [sic], diffondendo il nostro messaggio di valori condivisi e realizzando iniziative del governo USA quali la Missione di Partenariato per la Crescita dell’Italia. I assenza di un governo e di istituzioni forti dobbiamo far rete con interlocutori non governativi; abbiamo sfruttato produttivamente questo viaggio per identificare un’importante gamma di nuovi pubblici. Ma a meno che il governo centrale dia grande priorità alla regione, la Calabria continuerà a drenare l’economia nazionale e ad essere un territorio nelle mani degli estorsori e dei trafficanti di droga. TRUHN “Traduzione a cura di znetitaly”