PROCESSO DIAZ - La sentenza

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Operazione presso la scuola Diaz Pertini

Piritore Giuseppe  (udienza 2/11/05)
(verbaletrascrizione)
Abbiamo avuto disposizione dalla autorità giudiziaria di svolgere rilievi sulla scuola Diaz.
La piantina in grassetto evidenza la scuola Pertini. L’altro edificio, antistante la scuola Pertini, è la scuola Pascoli. Il complesso degli istituti scolastici è il complesso delle scuole Diaz.
Vi è un cortile con tre ingressi. due erano chiusi. uno è quello da cui siamo entrati. Il cortile era chiuso da un cancello con un chiavistello, che abbiamo trovato reciso. Vi erano anche degli ingressi secondari, posti sul lato posteriore dell’edificio, che erano chiusi dall’interno.
La foto n. 1 mostra l’ingresso principale, i due ingressi laterali chiusi e i due ingressi secondari. Lo stabile era in ristrutturazione. Vi erano due ingressi secondari, uno dei quali non era visibile perché rimaneva esterno rispetto al perimetro del cortile.
Sul cortile si affacciavano solo le impalcature raffigurate nella foto.
La foto n. 2 riprende lo stesso stabile della fot n. 1  ma da un’altra angolazione.
La foto n. 3 rappresenta l’edificio “Pascoli”, che è di fronte all’edificio della foto precedente.
La foto n. 4 rappresenta il cortile della Diaz.
La foto n. 5 evidenzia dei monitor di computer.
La foto n. 6 rappresenta invece la barriera metallica che delimita il cortile.
L’unica cosa che ha destato il nostro interesse all’esterno sono stati i monitor danneggiati.
La foto n. 9 indica l’ingresso principale allo stabile. All’ingresso si arriva salendo dei gradini o degli scivoli.
La foto 10 indica la porta d’ingresso. La foto 11 indica la porta danneggiata.
La foto 12 mostra una parte della palestra, con in evidenza gli ingressi lucchettati.
La foto 13 mostra il controcampo della foto precedente.
La foto 14 mostra lo scivolo lato mare. Ai lati della porta d’ingresso infatti corrono due scivoli, uno lato mare e uno lato monte.
La foto 15 mostra lo scivolo lato monte. in fondo si vede la porta di un ascensore.
La foto 16 mostra dei volantini che indicavano di non pulire il sangue.
La foto 18 mostra l’ingresso della palestra, con tutto ciò che abbiamo rinvenuto.
Il nostro sopralluogo è avvenuto il 23 luglio verso le 10.30. L’edificio non era sotto sequestro. C’era stato un via vai di persone prima del nostro intervento sul posto.
Il reperto “C”, nella foto n. 18, indica delle tracce di sangue. Sono state trovate tracce di feci nella palestra, ma non fotografate.
La foto 33 mostra la parte terminale dello scivolo.
La foto 34 mostra il controcampo della foto precedente. vi era del materiale informatico ma non collegato. Vi erano anche dei banchi e delle sedie.
La foto 38 mostra l’accesso secondario lato monte. La freccia n. 3 indica l’accesso alle scale.
La foto 40 mostra la panoramica di accesso alle scale con le assi di legno.
La foto 41 mostra la stessa foto di prima ma in contro campo. Vi si scorge la porta che dà al cortile.
Le foto che  mostrano la panoramica delle scale evidenziano anche delle scritte.
La foto 45 mostra la seconda rampa di scale che porta la secondo piano, con un carabiniere in abiti civili che mostra tracce di sangue. Con due rampe di scale si accede al primo piano.
La foto 50 mostra la panoramica del corridoio antistante le scale. Vi sono due assi di legno. E’ una sorta di pianerottolo. Di fronte vi è una porta che conduce al laboratorio di fisica.
La foto 51 mostra il controcampo della foto n. 50.
La foto 52 mostra la panoramica del corridoio del primo piano. I reperti significativi sono stati indicati con lettere. Noi eravamo al corrente di quello che era avvenuto. La parte più interessata dal sangue era  la parte di corridoio dalla quale si accede lato monte. Ci siamo concentrati sulle tracce ematiche e sui danneggiamenti. La maggior parte delle porte sono danneggiate o sfondate.
La foto 54 mostra una porta che in realtà era murata.
La foto 58 mostra la stessa porta più in particolare.
Abbiamo anche fotografato la maggior parte delle aule. Vi erano tracce di bivaccamento.
Ai lati del corridoio vi erano i bagni. Tutte le porte erano state sfondate.
La foto 112 mostra la rampa di scale che porta dal primo al secondo piano.
La foto 113 mostra il pianerottolo con del sangue per terra. A5 e A5 bis indicano i punti prelievo del sangue. La trave raffigurata mi sembra che sia stata sequestrata.
La foto 117 mostra la seconda rampa di scale. Il grosso era tra la palestra e il primo piano. Le porte danneggiate ci sono lo stesso.
La foto 133 mostra una busta di ghiaccio istantaneo. Si vedono anche dei monitor danneggiati.
Proseguendo nell’esame delle foto si vedono ancora porte sfondate o danneggiate.
La foto 172 mostra la prima rampa di scale che porta al terzo piano; vi è una traccia di sangue A6.
Nel controcampo della precedente, cioè nella foto 173, vi un’altra traccia di sangue, A7.
Nel corridoio del terzo piano vi sono tracce di sangue, come risulta dalle foto 182 e 183.
Presso l’aula n. 34 vi sono altri reperti ematici, come risulta dalle foto n. 183, 184, 185 e 186.
Proseguendo lungo il corridoio, poco oltre la metà, vi sono altre tracce ematiche.
La foto 201 mostra dei vetri rotti. Sono finestre che si affacciano sul lato del cortile, e quindi su via Battisti.
La foto 218 mostra le scale che portano al quarto piano; nella prima parte delle scale vi sono tracce ematiche.
Le foto 219, 220, 221 mostrano il corridoio lato mare, con tracce ematiche.
Dopo il quarto piano non c’è più nulla.
Abbiamo fatto anche delle foto dalle impalcature. Si tratta di foto prese al quarto piano.
Dietro le finestre in facciata vi è il corridoio. Le prime due finestre partendo dalla sinistra della foto sono finestre del corridoio che si affacciano direttamente sul cortile. Poi vi sono finestre rientranti.
Le piantine allegate al verbale  sono state trasmesse dalla direzione della scuola.
Io ho effettuato i rilievi solo nella scuola “Pertini”; l’altra scuola l’ha rilevata il maresciallo Russo e il Maresciallo Tripolo, che è in missione all’estero.
La foto 114 si riferisce agli stessi luoghi della foto 113. Si tratta di un pianerottolo situato tra il primo e il secondo piano, lato  monte. Vi è raffigurata una trave di legno che è stata sequestrata. Le tracce ematiche sono state repertate. Il pianerottolo è vicino ad un lucernaio. I vetri erano integri.  Non ricordo se vi fossero delle impalcature fuori. Da quello che riesco a vedere mi sembra che non ci fossero impalcature. Si vedono delle alette nella parte alta che permettono l’aerazione. Sono semi aperte.
Non ho fotografato alcuna porticina sul retro, lato destro, che desse sul cortile.
Non vi è alcuna porta raffigurata nella piantina.
Non ho visto coltelli dentro la scuola, ma ho visto spranghe e bastoni: si trattava di un cantiere aperto. Non ho visto caschi non da lavoro.
La scuola era aperta, accessibile a chiunque, quando sono arrivato. Vi erano distributori automatici di merendine o bevande dentro la scuola. Erano completamente distrutti, e senza alcun alimento. Vicino a tali distributori nell’aula 31 vi erano delle scritte contro la polizia. Vi erano anche dei crocifissi spezzati e lanciati all’esterno, nel cortile. Vi erano dei lavori di rifacimento anche all’interno della scuola, con presenza di materiale edile. Non tutta la scuola era oggetto di ristrutturazione; non sono in grado di precisare quali zone. Non ricordo se abbiamo rinvenuto secchi contenenti pietre. Il materiale rinvenuto nel secchio era formato da calcinacci, pietre, una bottiglia di plastica. Sulle porte vi erano tracce sia di sfondamento che di forzatura ed effrazione.
Le porte dello stabile in tutto dovrebbero essere cinque. Non ho verificato nel dettaglio i meccanismi di chiusura delle porte. La porta  principale aveva oltre al meccanismo “naturale” di chiusura, cioè la chiusura con una serratura, un meccanismo supplementare consistente in una catena.
Il cortile non lo abbiamo controllato. So che dietro la Diaz c’è un cortile, ma non è stato controllato perché la porta che vi conduceva, era chiusa.
La maggior parte delle finestre si apriva dalla parte interna. Non ho verificato tutte le finestre.

 

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